Un miracolo mariano
ALL’ORIGINE DI NOSTRA SIGNORA DELLE VITTORIE
La chiesa di Nostra Signora delle Vittorie, che non era ancora una basilica, ha un posto di rilievo nella storia del famoso Voto di Luigi XIII.
« Luigi, per Grazia di Dio Re di Francia e di Navarra, consacriamo alla Beata Vergine Maria in particolare la nostra persona, il nostro Stato, la nostra corona e i nostri sudditi. »
Un dipinto di Carle Van Loo raffigurante Luigi XIII che implora la protezione della Vergine Maria sulla Francia durante l’assedio di La Rochelle. Il dipinto si trova nel coro della basilica, sopra l’altare principale.
Il voto di Luigi XIII non è altro che la consacrazione della Francia alla Vergine.
La storia di Nostra Signora delle Vittorie inizia durante il famoso assedio di La Rochelle (1627-1628). Luigi XIII, che aveva una profonda devozione mariana, fece un voto: se avesse vinto questa battaglia, avrebbe costruito una chiesa in onore della Vergine Maria con il nome di » Nostra Signora delle Vittorie « .
Il re di Francia desiderava da tempo porre il suo regno sotto la protezione della Vergine Maria. Nel 1628, quando i monaci agostiniani gli chiesero di essere il fondatore della loro nuova cappella nel cuore di Parigi, Nostra Signora delle Vittorie, Luigi XIII accettò immediatamente. Questo fu l’inizio del voto di Luigi XIII, che avrebbe avuto luogo dieci anni dopo.
Nel 1635 la Francia era in guerra con gli Spagnoli. Luigi XIII, su consiglio del cardinale de Richelieu, pensò di fare un voto alla Vergine Maria per attirare la benedizione del Cielo sui suoi eserciti. Una lettera del cardinale al re dell’aprile 1636 vi allude chiaramente.
Nel giugno del 1636, il re era deciso a fare questo voto. Una lampada d’argento è stata accesa continuamente a Nostra Signora di Parigi davanti all’altare nella cappella della Vergine. In quale data esatta il re fece il voto? Non lo sappiamo.
Il 15 agosto 1636 la città di Corbie, in Piccardia, fu invasa dagli spagnoli: la situazione era critica, ma il 17 novembre il re di Francia ne uscì vittorioso. Si recò a Nostra Signora di Parigi per ringraziare del successo delle sue imprese.
Nel 1637 fu scritto il Voto alla Vergine Maria, in parte dal cardinale de Richelieu.
È alla fine del 1637 che gli eventi si accelerano.
Il 3 novembre, fra Fiacre, agostiniano dimesso a Nostra Signora delle Vittorie, ha una visione della Vergine Maria. La vetrata sopra la cappella di Sant’Agostino allude a questo. La Vergine Maria annuncia la prossima nascita di un erede al trono di Francia.
Luigi Dieudonné (« Dato da Dio »), il futuro Luigi XIV, nacque il 5 febbraio 1638. Il 10 febbraio viene emessa un’ordinanza per consacrare la Francia alla Vergine Maria:
« Dichiarazione del Re, con la quale Sua Maestà dichiara di aver preso la Santissima e Gloriosa Vergine come speciale protettrice del suo Regno.
Luigi, per grazia di Dio re di Francia e di Navarra, le consacriamo in particolare la nostra persona, il nostro Stato, la nostra corona e i nostri sudditi… »
Alle chiese che non sono dedicate alla Beata Vergine si ordina di dedicarle la cappella principale e di erigere un altare con un ornamento adeguato.
Le persone sono invitate ad avere una devozione speciale per la Vergine Maria e a implorare la sua protezione ogni 15 agosto.
La consacrazione fu pronunciata dal re Luigi XIII nella cappella delle Minime ad Abbeville, dove si trovava con i suoi eserciti.
Nello stesso anno, Luigi XIII diede alla chiesa di Nostra Signora delle Vittorie il proprio stemma, offrendole così la sua corona e i gigli di Francia.
Vetrata di Claudius Lavergne che rappresenta Luigi XIII che consacra la Francia a Maria. L’opera si trova sopra la cappella Sant’Agostino, di fronte alla statua di Nostra Signora delle Vittorie.
Il 15 agosto 1638, il re Luigi XV rinnovò il voto del nonno.
300 anni dopo, Papa Pio XI concesse alla Francia un’indulgenza plenaria sotto forma di giubileo dal 15 agosto 1937 al 15 luglio 1938.
In questa occasione, il principe Saverio di Borbone-Parme, discendente di Luigi XIII, depositò solennemente un testo nella basilica, ai piedi dell’altare della Beata Vergine. Questo testo è rivolto in particolare a Nostra Signora delle Vittorie. Una targa commemorativa, scritta in latino, installata su un pilastro all’ingresso della basilica, fa riferimento a questo evento.