L’altare e la statua
DI NOSTRA SIGNORA DELLA VITTORIE
La statua di Nostra Signora delle Vittorie è realizzata in gesso indurito e si ritiene sia opera di uno scultore italiano. Sostituisce la statua della Madonna di Savona, scomparsa durante la Rivoluzione.
Fu collocata nel 1809 e incoronata, su richiesta di Papa Pio IX, il 9 luglio 1853, in ringraziamento per la liberazione di Roma da parte dei soldati francesi nel 1849. È stata la prima Vergine incoronata in Francia da un Papa.
Sotto l’altare si trova una teca di rame contenente le reliquie di Sant’Aurelia, una giovane martire romana del III° secolo.
Vittima della persecuzione di Valeriano, fu sepolta nelle catacombe di Santa Priscilla a Roma. Il suo corpo fu trasferito a Nostra Signora delle Vittorie da Papa Gregorio XVI nel 1843.
Le lampade sopra l’altare sono ex-voto. La più grande, al centro, fu donata dall’imperatrice Eugenia nel 1866.
“Nostra Signora delle Vittorie. Ah! Quello che ho provato ai suoi piedi non saprei dirlo… Le grazie che mi ha concesso mi hanno commosso così profondamente che le mie lacrime hanno espresso da sole la mia felicità”.
Santa Teresa di Lisieux
La statua fu salvata in extremis durante il saccheggio della chiesa durante la Comune.
Il 17 maggio, alle 16.45, vigilia della festa dell’Ascensione, un battaglione di Federali entrò in chiesa: era il caos totale.
I Federali inseguirono i fedeli e cercarono di espellerli. I parrocchiani si radunarono quindi ai piedi della statua della Vergine per proteggerla, creando un bastione con i loro corpi a rischio della vita. La statua è davvero minacciata, i Federali vogliono romperla.
Un sacerdote interviene, si inginocchia ai piedi della Madonna delle Vittorie e dice loro:
“Vedete questa statua, è venerata da tutto il mondo! Non me ne andrò da qui finché non mi prometterete di rispettarlo e di non romperlo.
È stato immediatamente portato in prigione.
Assistendo alla scena, Giacomo Libman si fece avanti. Ebreo di nascita, si era convertito al cattolicesimo.
Vogliono farlo prigioniero. Li guarda freddamente e dice:
“A vostro agio. Vi chiedo solo di rispettare la statua della Vergine. È mio; mi è stato dato questa mattina dal cittadino Fontaine, direttore della tenuta.”
Il che era assolutamente sbagliato. Ma il bluff funziona.
I Federali si ritirano, la statua è salva.
Un ex voto è stato riproposto nel 2021, in occasione del 150° anniversario del salvataggio della statua di Nostra Signora delle Vittorie.
“Sono grato a Maria che mi ha permesso di salvare la sua venerata statua a Nostra Signora delle Vittorie il 17 maggio 1871.
J. LIBMAN”
Questo ex voto è stato richiesto da Giacomo Libman e collocato molto dopo i tragici eventi a cui si riferisce, nel 1903.
Originariamente si trovava nell’attuale cappella dei santi coniugi Luigi e Zélie Martin ed è stata installata ai piedi della statua salvata nel maggio 2021.