Santa Teresa di Lisieux e i suoi genitori

Il forte legame di Santa Teresa

CON LA BASILICA

La madre di Thérèse, Zélie Martin, e suo marito Louis, amavano Nostra Signora delle Vittorie e la loro fiducia in lei si riflette in molte delle loro lettere a noi indirizzate. È attraverso di loro che Thérèse l’ha conosciuta. A loro è dedicata una cappella nella basilica.

Il 4 novembre 1887, una ragazza di 14 anni entra nella chiesa di Notre-Dame des Victoires accompagnata dal padre e da una delle sorelle…

Li avrete riconosciuti, sono Thérèse, Louis e Céline Martin. In viaggio verso Roma, vengono a ringraziare la Madonna delle Vittorie per un miracolo ottenuto per sua intercessione qualche anno prima.

Era il marzo 1883. Thérèse, all’età di 10 anni, si ammala gravemente. Louis vide la sua “piccola regina” affondare a poco a poco. Lei non lo riconosceva più e un giorno dovette lasciare la stanza in lacrime perché la bambina aveva urlato di paura quando lo aveva visto.

Louis, secondo le sue stesse parole, “prende d’assalto il Paradiso” per salvare la sua Teresa. Ha fatto celebrare una novena di messe alla Madonna delle Vittorie. Il 13 maggio 1883, domenica di Pentecoste e ultimo giorno della novena, Teresa era a letto, in condizioni pessime. Le sorelle Marie, Léonie e Céline pregano davanti alla statua della Vergine Maria che si trova vicino al letto della piccola malata. Thérèse dice:

“Non trovando aiuto sulla terra, la povera piccola Thérèse si era rivolta anche alla sua Madre celeste; la pregava con tutto il cuore di avere finalmente pietà di lei. All’improvviso, la Beata Vergine mi apparve bellissima, così bella che non avevo mai visto nulla di così bello, il suo volto spirava una gentilezza e una tenerezza ineffabili, ma che mi penetrarono fino in fondo all’anima, era il sorriso incantevole della Beata Vergine. Poi tutti i miei pensieri sono svaniti, due grosse lacrime sono scoppiate dalle mie palpebre e hanno corso silenziosamente lungo le mie guance, ma erano lacrime di gioia non mescolata… Ah! Ho pensato, la Santa Vergine mi ha sorriso, come sono felice.

“C’era bisogno di un miracolo e a farlo è stata la Madonna delle Vittorie.”
Santa Teresa di Gesù Bambino e il Volto Santo

Thérèse guarì e quattro anni dopo venne a rendere grazie a Maria recandosi a Nostra Signora delle Vittorie.

Lo testimonia nel manoscritto A della Storia di un’anima: 

“Nostra Signora delle Vittorie! Ah! Quello che ho provato ai suoi piedi non saprei dirlo… Le grazie che mi ha concesso mi hanno commosso così profondamente che le mie lacrime esprimevano da sole la mia felicità, come nel giorno della mia prima Comunione… La Santa Vergine mi ha fatto sentire che era proprio lei che aveva sorriso su di me e mi aveva guarito. Capii che vegliava su di me, che ero suo figlio, quindi non potevo che chiamarla mamma, perché mi sembrava ancora più tenero di madre. Con quale fervore non l’ho pregata di tenermi sempre con sé e di realizzare presto il mio sogno nascondendomi all’ombra del suo manto verginale. 

L’altare davanti al quale vi trovate è dedicato a Santa Teresa. È stata consacrata nel 1931 e la vetrata sopra l’altare ricorda la sua visita del 4 novembre 1887

Thérèse, entrata al Carmelo, continuò a mantenere legami affettuosi con la famiglia, scrivendo molte lettere, 266 in tutto. In una lettera alla cugina Marie Guérin del 1889, scrive: 

“Dovete pregare, pregare molto. Se si potesse mettere un cero alla Nostra Signora delle Vittorie, ho tanta fiducia in lei.”

Nel 1897, quando Teresa era già molto malata, la priora del convento carmelitano chiese una nuova novena di messe a Nostra Signora delle Vittorie.

Teresa scrive:

“Questa venerata madre fece celebrare una novena di messe alla Madonna delle Vittorie, che mi aveva già guarito nella mia infanzia, ma io sentivo che il miracolo non sarebbe avvenuto, così chiesi e ottenni dalla Santa Vergine che consolasse un po’ il cuore di mia madre, o meglio che desse il suo consenso a che Gesù mi portasse in Paradiso.” 

Il 16 luglio 1897, Teresa viene portata in infermeria. Accanto a lei è stata posta una statuetta di Nostra Signora delle Vittorie.

L’ultima grande poesia di Teresa, composta nel maggio 1897, è una poesia mariana: 

“Tu che sei venuto a sorridere a me
Nel mattino della mia vita,
Vieni a sorridermi di nuovo
Madre… Questa è la sera!”

Il 30 settembre 1897, suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo entra nella vita. 

Il resto lo conoscete!